
Una giornalista turca, Arzu Yildiz, è stata condannata in primo grado a scontare venti mesi di prigione per aver pubblicato circa un anno fa un video riguardante il processo subito da quattro magistrati, rei di aver disposto la perquisizione di alcuni camion di proprietà dei servizi segreti che erano diretti in Siria.
Stando alle informazioni trapelate, la donna rischierebbe, qualora la condanna venisse confermata anche in appello, di perdere la patria potestà dei suoi due bambini atteso che in Turchia esiste una legge a apposita che prevede tale situazione.
Invero, l’avvocato che difende la donna ha dichiarato in un’intervista che l’applicazione della suddetta norma non è automatica e dunque non sempre i Giudici la applicano in caso di condanna. Staremo a vedere come andrà a finire la faccenda.
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