
Vladimir Kara-Murza è in coma farmacologico da alcune ore e dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva. L’uomo, 35 anni, è il coordinatore in Russia di uno dei principali movimenti anti-Putin, capeggiato da uno dei “nemici” principali del Presidente, Mikhail Khodorkovsky, ex oligarca ora in esilio.
Abbassamento della pressione e insufficienza respiratoria: sono questi i sintomi che hanno determinato il ricovero ma che, inevitabilmente, fanno pensare a ciò che Kara-Murza passò già un anno e mezzo fa. Anche in quel caso rischiò la vita per un blocco renale: le analisi rivelarono l’anomala presenza di un metallo pesante, il manganese. Un fatto che ricordò da vicino la morte di Alexander Litvinenko, l’ex agente del Kgb, ucciso nel 2007 da una massiccia dose ingerita di polonio.
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