
La Romania è nel pieno di una crisi istituzionale: il governo socialista di Sorin Grindeanu è sotto pressione a causa delle clamorose modifiche apportate al codice penale romeno che, in linea di massima, alleggerisce le pene per alcuni reati, tra cui corruzione e abuso di potere.
A Bucarest le proteste in piazza proseguono ormai da diversi giorni, nonostante le temperature rigidissime: è sceso in prima linea anche il Capo dello Stato, il conservatore Klaus Iohannis, il cui tentativo di diffidare il governo dall’attuare il fatidico pacchetto non è andato a buon fine.
Non poteva restare inerme l’Unione Europea e oggi è arrivata la presa di posizione ufficiale. Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il primo vicepresidente Frans Timmermans hanno ammonito: “C’è grande preoccupazione per quanto sta accadendo in Romania e guardiamo con attenzione a quanto sta accadendo. La lotta alla corruzione deve andare sempre avanti e non può essere fermata, né tantomeno subire passi indietro”.
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