
Il Corpo forestale dello Stato ha dato vita ad un’inchiesta definita “Oro dell’Est” in cui alla fine sono state arrestate due persone e altre dodici sono al momento indagate per traffico illecito di cuccioli di cane.
Dalle prime informazioni diffuse, è emerso che i cuccioli di cane venivano importati illegalmente in Italia dall’Ungheria e successivamente venivano rivenduti utilizzando diversi canali che spaziavano da internet ad alcuni negozi di animali, i cui titolari erano evidentemente compiacenti.
Le indagini hanno evidenziato come questi cuccioli viaggiassero in degli scatoloni in condizioni disumane tanto che alcuni non riuscivano a raggiungere vivi la loro destinazione. L’associazione criminale poteva contare anche su alcuni veterinari che falsificavano i microchip dei cani alterando le informazioni sulle condizioni di salute in essi contenute.
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