
E’ un 2017 di sangue quello che sta vivendo fino a questo momento la Turchia: dopo i fatti di Capodanno ad Istanbul (39 morti e 65 feriti per l’attacco nel night club “Reina” nel quartiere Besiktas), ora è Smirne a finire nel mirino dei terroristi.
La matrice non sembrerebbe essere quella islamica filo-Isis, bensì quella del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Un autobomba è esplosa nei pressi del tribunale di Smirne, mentre all’interno della struttura si sono infiltrati diversi terroristi armati di due Kalashnikov e otto bombe a mano. Alla fine il bilancio non è gravissimo come quello di Istanbul, ma sufficiente a generare ancora terrore in Turchia: quattro morti (un poliziotto e un impiegato del tribunale, ai quali si aggiungono due terroristi uccisi nel conflitto a fuoco) e undici feriti.
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